Aleatico dell'Elba

Aleatico dell'Elba

Messaggiodi Estaff » 14/11/2006, 0:11

Postata da Roberta

Storia:
Le origini di questo prodotto hanno radici millenarie e nobilissime. Le prime tracce risalgono al periodo greco/romano. Purtroppo non esiste una documentazione certa. Alcune fonti fanno pensare che i primi furono i greci a far conoscere quest'uva, dai sentori marcatamente aromatici, tipici dell'enologia ellenica. Ma da fonti più certe, sembra che furono i romani ad introdurre la coltivazione dell'Ansonica. Dato che le condizioni pedo-climatiche erano fortemente analoghe alle isole greche d'origine, i capitolini trovarono nell'Elba il territorio adatto per poter produrre uno dei nettari a loro più graditi. Clima mite, sole caldo e terreni altamente ferrosi favorirono l'eccelsa qualità  dei prodotti derivati.
Ma chi diede veramente lustro nonchè fama al prodotto elbano fù Napoleone. Durante l'esilio nell'isola divenne il suo vino prediletto, il quale pare addolcisse le sue giornate, i periodi di maggior sconforto fino agli ultimi giorni della sua esistenza.
Grado alcolico:
Minimo 16° di cui almeno 13° svolti.

Profumo:
Intensi profumi fruttati, sentori piacevoli di amarena, ciliegia, ribes, mora e tutti i possibili frutti a bacca rossa che il sottobosco mediterraneo generosamente può offrire, con sentori di confettura, nei prodotti con qualche anno di invecchiamento alle spalle
Sapore e abbinamenti:

Si avvertono al palato le stesse sensazioni, gli stessi aromi percepiti all'olfatto con il tannino che mitiga la sensazione dolce.
Notevole persistenza.
Può considerarsi vino da meditazione e di conseguenza può essere degustato senza alcun abbinamento (a fine pasto), ma un connubio perfetto può aversi anche con della pasticceria secca, oppure con la schiacciata di uva Befanini di Viareggio. Alcuni suggeriscono di provarlo con del pecorino accompagnato con miele amaro di corbezzolo, ma il matrimonio ideale può ottenersi con una freschissima crostata, o un qualsivoglia dolce a pasta dura farcito con confettura di frutta rossa, preferibilmente ciliegia o amarena
Estaff
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