Come controllare il consumo degli zuccheri

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Come controllare il consumo degli zuccheri

Messaggiodi Estaff » 18/11/2006, 22:13

18:28 Messaggi: 1126
Pepetto80 Inviato il: 23/4/2006, 21:43

Dai un taglio agli zuccheri.

Pasta, pane e dolci non fanno solo ingrassare: possono dare seri disturbi. Per mantenersi sani (e in linea) basta consumarli nel modo giusto
Ormai lo sappiamo tutte che troppi grassi non fanno bene. Pochi, però, si ricordano degli zuccheri "nascosti". Quelli, cioè, che si trovano non solo nel pane e nella pasta, ma anche in cibi insospettabili come bibite gassate, biscotti o pan carrà©. Mangiarne troppi, ma soprattutto consumarli nel modo sbagliato, può favorire l'accumulo di "ciccia" e la comparsa di malattie. Lo spiegano bene Attilio e Luca Speciani nel nuovo libro Dieta GIFT, Gradualità  Individualità  Flessibilità  Tono (Fabbri editori).

«Se si esagera con i carboidrati» spiega il dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo «si hanno dei picchi di insulina, l'ormone che regola il metabolismo di queste sostanze, che ne facilitano l'accumulo sotto forma di grassi. In più, con il passare del tempo, l'organismo può diventare insensibile all'insulina, aprendo la strada al diabete». Questo non significa bandire gli zuccheri, ma imparare a consumarli in modo sano e non "punitivo". Vediamo come fare con l'aiuto del dottor Speciani.

Appena svegli
Il momento ideale per assumere i carboidrati à il mattino. Se si fa una ricca colazione entro 45, 60 minuti da quando ci si alza, il cibo viene trasformato in energia e quindi non si accumula. Questo perchà© l'organismo, pronto all'azione, sfrutta tutte le calorie e, in particolare, quelle degli zuccheri. Se non ci va di mangiare subito, si può camminare di buon passo o correre per 30 minuti appena svegli, e far colazione dopo la doccia. Così il metabolismo si attiva e il pasto "ritardato" non si trasforma in grasso.
Amiche proteine.
Per rallentare l'assorbimento dei carboidrati, limitandone la trasformazione in grassi, associamoli sempre a cibi ricchi di proteine. A colazione scegliamo il vero pane integrale, che contiene fino al 14 per cento di proteine, consumiamo una tazza di latte o un vasetto di yogurt, mangiamo due, tre noci o mandorle, anch'esse molto ricche del prezioso nutriente. E poi non abbiamo paura di portare in tavola un uovo bollito, o un paio di fettine di frittata di verdure cucinata con 30, 40 grammi di formaggio magro: non si corrono rischi neppure per il colesterolo. «Una colazione ricca» spiega Speciani «sazia fino a pranzo, mettendo al riparo da eventuali tentazioni troppo grasse».
A pranzo e cena.
Se ai due pasti principali si consumano cibi proteici, ci si può concedere tranquillamente anche pasta o pane. La proporzione ideale à un piatto composto da un terzo di carboidrati, un terzo di proteine e un terzo di verdure. Per esempio, scegliamo gli gnocchi con il pesto, che contengono formaggio. La pasta o il riso con ragù di carne o di pesce, o al pomodoro con una spruzzata di parmigiano. Aggiungiamo della verdura cruda e cotta: le fibre rallentano l'assorbimento degli zuccheri.

Preferiamo poi, pasta e pane integrali, che vengono assorbiti a una velocità  dimezzata rispetto a quella dei corrispondenti cibi raffinati. Un consiglio in più? Masticare bene, passando a un secondo boccone solo quando si à deglutito il primo, perchà© la masticazione attiva la "distruzione" dei grassi e funziona soprattutto se si mangiano carboidrati. E tra un pasto e l'altro consumiamo verdura cruda o frutta, ricca di zuccheri a lento assorbimento e quindi ideale anche per gli spuntini.
di Stefania Rattazzi ' Da donna moderna'
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