Umbria

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Messaggiodi Estaff » 08/11/2006, 11:17

Postato da Roberta

L'olivo e il suo prezioso prodotto rappresentano uno dei tanti tesori dell'Umbria. Probabilmente l'olivicoltura, fu introdotta nella regione dalle genti Etrusche, e in seguito grazie ai Romani si sviluppò in tutto il territorio. Alcuni scritti dell'epoca raccontano che Plinio il Giovane possedeva in Umbria ben 1.200 ettari di terreni coltivati in parte ad oliveto. Anche nel Medioevo l'olio era molto ricercato: considerato allo stesso tempo alimento e combustibile assicurò per molti anni a questa terra il primato economico. Attualmente in Umbria gli oliveti sono costituiti in maggior parte da varietà  Moraiolo, Leccino e Frantoio e si estendono su di una superficie complessiva di circa 73mila ettari. Gli addetti al settore sono circa 24mila mentre la produzione ha toccato i 117mila quintali, circa l'1,8% del totale nazionale (stime Ismea 1999). In Umbria l'olivo è praticamente diffuso in tutte le provincie e grazie a questa particolarità  la regione ha ottenuto di recente il riconoscimento della Denominazione d'origine protetta "Umbria". Questa Dop a sua volta à suddivisa in cinque sottozone, le quali coprono tutto il territorio regionale, attualmente unico esempio nazionale. La Colli Assisi-Spoleto, considerata da sempre la zona più vocata e di maggiore estensione (va da Gubbio a Terni). I suoi oli sono ottenuti soprattutto da varietà  Moraiolo (60%). La Colli Orvietani, dove si produce in maggioranza da olive Leccino. La Colli Amerini, la sottozona più a sud della regione, dove prevalgono le varietà  Rajo, Leccino e Frantoio. La Colli Martani, cuore verde della regione, dove oltre alle tipiche varietà , ritroviamo anche l'autoctona San Felice. E infine, la vasta zona dei Colli del Trasimeno, dove prevalgono le varietà  Frantoio e Leccino e Dolce Agogia.


da Cucina&Vini
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