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Calabria

MessaggioInviato: 08/11/2006, 11:00
di Estaff
Postato da Roberta

La diffusione dell'olivo in Calabria risale al periodo della Magna Grecia: pare che a trasmettere ai Romani la coltura dell'olivo, fossero stati proprio quei coloni che avevano stabilito sulla costa ionica della Calabria, in particolare a Sibari, l'avamposto dei loro commerci con la nostra penisola. Oggi l'olivo cresce un po' ovunque nella regione e contribuisce a determinare la bellezza del paesaggio calabrese. Ma non bisogna dimenticare che gli olivi fanno della Calabria la seconda regione in Italia, dietro la Puglia, per la produzione di olio. Duecentomila ettari di superficie olivetata, 139 mila aziende interessate che, nella campagna olearia passata hanno prodotto 1.628.510 quintali di olio, pari al 25,6% del totale nazionale. Attualmente in Calabria esistono due tipologie di olivicoltura: una tradizionale - più diffusa nelle zone interne, fatta di produzioni a volte non propriamente ineccepibili (la percentuale di extravergine sul totale produttivo è decisamente bassa) - e una più moderna, con impianti intensivi, praticata soprattutto nelle zone irrigue pianeggianti, che testimonia un potenziale che poche regioni riescono oggi ad ottenere. La presenza dell'olivo nelle diverse zone della regione permette di disporre di un'ampia gamma di oli, tutti diversi tra loro, sia per le caratteristiche delle varietà  impiegate, sia per le particolari condizioni pedoclimatiche in cui vivono gli olivi. Il patrimonio autoctono regionale comprende moltissime varietà : carolea, dolce di Rossano, tondina, cassanese, roggianella, ottobratica, sinopolese. Varietà  accanto alle quali si coltivano anche coratina, frantoio, leccino, nocellara del Belice e nocellara messinese. Due le certificazioni a Denominazione di origine protetta ottenute dall'Unione europea: la Dop Lametia, riservata all'olio prodotto nella provincia di Catanzaro, e la Dop Bruzio, accompagnata dalle quattro menzioni geografiche Sibaritide, Fascia Prepollinica, Valle Crati e Colline Ioniche Presilane.

da Cucina&Vini