Di Pepetto80
Cominciamo subito con il distinguere tra due tipologie di candeggina:
A) candeggina regolare: a base di cloro
B) candeggina gentile: a base di acqua ossigenata
Sulla confezione potete leggere a quale categoria appartiene quella che state comprando.
Candeggina regolare
Va bene sui capi bianchi, sui tessuti naturali (tra I quali cotone e lino).
Non va bene sui tessuti delicati come la lana e la seta.
Candeggina gentile
Va bene un pò su tutto, anche sulla lana (ma controllate che sull'etichetta della candeggina sia indicato).
Non si usa, chiaramente, sui capi con l'indicazione "non candeggiare".
L'USO DELLA CANDEGGINA IN CASA
Come sapete molto meglio di me, la candeggina è un'alleata fidata nelle pulizie in casa.
Grazie al suo potere igienizzante e detergente.
La cosa importante à sapere in che proporzioni diluirla.
Vediamolo insieme.
Per Le pulizie di tutti i giorni
- sanitari: un bicchiere di candeggina in un litro d'acqua.
- stoviglie: un cucchiaio di candeggina in 5 litri d'acqua.
- spugne e strofinacci: mezzo bicchiere di candeggina in 3 litri d'acqua.
Per le pulizie settimanali
- pavimenti e piastrelle: un bicchiere di candeggina in 4 litri d'acqua.
- wc: candeggina pura (non diluita).
- scarichi, secchio della spazzatura, cestini: un bicchiere in 4 litri d'acqua.
- mobili e piani di cucina: un bicchiere di candeggina in un litro d'acqua.
Per le pulizie profonde
- terrazzi, balconi, davanzali: 4 bicchieri di candeggina in 5 litri d'acqua.
CANDEGGINA E LAVATRICE
Esistono delle lavatrici con la vaschetta per la candeggina riconoscibile dal simbolo "XX".
Se non avete questa vaschetta, selezionate il ciclo "prelavaggio" e mettete il vostro detersivo nella vaschetta come fate sempre.
Mentre la lavatrice carica l'acqua, versate un bicchiere e mezzo nella vaschetta "prelavaggio". Fate attenzione a non aggiungere la candeggina nella stessa vaschetta del detersivo.
CANDEGGINA E BUCATO A MANO
Potete diluire mezzo bicchiere di candeggina in 5 litri d'acqua e lasciare candeggiare
Per 20 o 30 minuti.
Risciacquare e procedere come sempre.
COME SI FA A SAPERE SE UN CAPO STINGE? (ovvero "scambia")
Se l'etichetta del vostro capo non vi dice niente circa la possibilità di stingere, potete fare una piccola prova: diluite un cucchiaio di candeggina (circa 15 ml) in 4 cucchiai d'acqua (cira 60 ml).
Con questa soluzione bagnate per circa un minuto una parte "nascosta" del vostro capo.
Asciugate IL tessuto con un panno.
Se il colore non sbiadisce allora il vostro capo à candeggiabile.
STATE ATTENTI A COME LA DILUITE!!!
La candeggina può essere diluita con altri detergenti, magari per darle profumo.
Controllate che non ci siano elementi chimici che a contatto con la candeggina possano creare fenomeni pericolosi.
Il più pericoloso à l'ammoniaca; quindi controllate le etichette prima di miscelare.
Curiosità
Lo sapevate che l'uso Della candeggina risale addirittura al 1788?
Un sinonimo è "varechina" che proviene dal francese antico "varek" ovvero "alghe".
La varechina à il nome commerciale di una soluzione di ipoclorito di sodio al 5 %. Viene chiamata anche "nettorina" e "candeggina"
Forse non tutti lo sanno ma, quando usate la varechina oltre a rendere il bucato bianco essa agisce anche come disinfettante.
Molto tempo à passato, ma l'ipoclorito rimane fondamentale per la disinfezione, di ferite e ustioni, biberon e tettarelle (metodo Milton).
Il suo potere di contrastare virus e batteri lo fa raccomandare caldamente dalle autorità sanitarie internazionali per contrastare A.I.D.S., epatite, poliomielite e colera.
Per la disinfezione cutanea viene usata comunemente negli ospedali anche in preparazione alle iniezioni.(Amuchina)
Viene immessa anche negli acquedotti per evitare la proliferazione di alghe e batteri per cui a volte si sente l'odore caratteristico.
Quando non si à sicuri dell'acqua da bere si può preparare a un livello alto di purezza tramite una soluzione d'ipoclorito (per esempio aggiungendo l'Amuchina).
L'ipoclorito di sodio à usato anche nelle piscine, la concentrazione non à generalmente nociva per Le persone.., a volte causa rossore agli occhi ed emana l'odore tipico del cloro..
Nella maggior parte delle piscine, questi problemi sono evitati tramite depurazione e ventilazione dell'acqua.
La gente à esposta all'ipoclorito di sodio attraverso l'inalazione degli aerosol.
Ciò causa tosse e gola irritata.
Dopo ingerimento gli effetti sono mal di stomaco, una sensazione di bruciore, tosse, diarrea, gola irritata e vomito.
L'ipoclorito del sodio sulla pelle o sugli occhi causa rossore e dolore. Dopo un'esposizione prolungata, la pelle può diventare sensibile.
E' MOLTO PERICOLOSO mescolare la varechina con gli acidi perché si sviluppa cloro gassoso ( molto velenoso) di solito nelle abitazioni si corre il rischio di mescolarlo con l'acido muriatico o l'acido solforico usato come disincrostante (elimina calcare).
Quando si usano questi prodotti su contenitori (lavandini catini) occorre sciacquare molto , molto bene per non lasciare residui che interagirebbero se vengono a contatto con la varechina aggiunta all'acqua del bucato.
Quindi stare attenti nell'uso di questo utilissimo ausilio e riporlo in luogo sicuro e " come sempre " lontano dalle mani dei bambini..
Fonte: Desideri - postatarget