Sardegna

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Postato da Roberta

L'origine dell'olio in Sardegna ha radici millenarie. Probabilmente la pianta dell'olivo arrivò in quest'isola attraverso le rotte dei navigatori fenici, che qui fondarono numerose colonie commerciali. Anche i Romani contribuirono a dare impulso all'olivicoltura della regione: ne è testimonianza, ad esempio, il nome della zona del Parteolla, a nord di Cagliari, che deriva dalla locuzione romana Partes Olea, ossia "terreno ideale alla coltivazione dell'olivo". à© però durante la dominazione spagnola, iniziata nel XV secolo, che l'olivicoltura sarda acquista i suoi caratteri tipici. Pratiche colturali, innesti, forme d'allevamento sono di origine spagnola, così come lo sono in parte anche le cultivar tipiche dell'isola, protette e gelosamente custodite fino ad oggi. Attualmente il comparto olivicolo sardo à in forte crescita: nella campagna olearia 1999/2000 la produzione si à attestata intorno ai 109 mila quintali, pari all'1,7% del totale nazionale, ma con un incremento rispetto allo scorso anno che ha raggiunto addirittura il 70% (stime Ismea 1999). Un risultato importante per l'olio sardo che, però, non ha ancora ottenuto il riconoscimento della Denominazione protetta. Una tutela che arriverà  presto, visto che al momento la richiesta di una Dop "Sardegna" à all'esame del ministero delle politiche agricole. In Sardegna l'olivo à diffuso un po' ovunque, ma diventa coltivazione rilevante specialmente in alcuni comprensori. Nella provincia di Cagliari, soprattutto a nord del capoluogo, nella zona di Dolianova sono diffuse le varietà  tonda e bianca di Cagliari, pizz'e carroga. Oli dalle caratteristiche fruttate leggero-medie, che si intensificano nei toni sia olfattivi che gustativi quando prevale la tonda di Cagliari. Nel nuorese l'olivicoltura à concentrata soprattutto nella zona di Oliena, Dorgali. Gli oli di questa provincia si presentano di struttura media-intensa, ricchi di note fruttate vegetali e sentori di erbe balsamiche. Nel Sassarese gli oli prodotti sono ottenuti dalla tipica bosana, detta anche tonda sassarese, presente inoltre nella provincia di Oristano, soprattutto verso nord alle pendici del Monte Ferru dove troviamo anche la varietà  terza. Sono oli dalle caratteristiche intense sia olfattive che gustative, ricchi di sentori fruttati e note vegetali di macchia mediterranea e officinali.

da Cucina&Vini