E' doveroso premettere che purtroppo ieri mancava all'appello il coltellino apposito (del tipo da noi detto a serramanico) dalla punta sottile e affilata, che si puo sostituire con una lametta da barba (anche quella ieri latitante
)
Altro inconveniente è stato l'impasto risulato leggermente colloso. Nonostante queste difficolta, vedrete comunque cosa è riuscita a fare l'abile signora Franca, che ringrazio sentitamente insieme a Katia, padrona di casa estremamente ospitale.
Si prepara una sfoglia sottile di frolla, si condisce col ripieno, si arrotola a cilindretto avendo cura di premere chiudendo alle estremità (tipo caramella)
Si schiacciano i cilindretti dando nel contempo la forma arrotondata
e si procede all'intaglio con segni lunghi e paralleli ...
... alcuni dei quali profondi fino ad incidere la pasta nel suo spessore e consentire di arrotondare di piu la forma. Qui una foglia:
Questa è la "palmetta"
Vediamo adesso la lavorazione del "giglio", nato dalla fantasia della nostra insegnante!
Qui sagoma sulla mano una sorta di cono ripieno di condimento:
qui prepara la foglia:
ed ecco il giglio pronto:
E visto che bisogna fare di necessita virtù, visto che abbonda il condimento e scarseggia la pasta, si fanno i "mustazzoli" (niente a che spartire nè coi miei nè con quelli di Imma):
Qui a sinistra accanto al giglio:
La stella:
In pratica si schiaccia una pallotta ripiena e la si incide a raggiera
si smussano gli spigoli, si aggiunge il bottoncino ed è pronta.
Il cestino:
Panoramica prima e dopo la cottura:

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ed è stata davvero gentilissima sia lei che la sigr.ra Katia..ringraziale anche da parte mia, non avevo mai visto niente del genere, ma io imparo!!!!!


il ripieno? è sempre quello tuo vero? 
Ottimo: vi metto la ricetta in un altro post. Quindi il ripieno che fanno è piu ricco di fichi. Purtroppo non c'è stato tempo per confrontare la ricetta dei ripieni, il nostro e il loro.

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